Tedesco alla DSM
Nella scuola secondaria di I e di II grado, ovvero nelle classi da 5 a 12, l’insegnamento del tedesco dà per scontata la conoscenza di questa lingua come fosse una madrelingua. Naturalmente si tiene conto anche dell’alto numero di allievi di madrelingua italiana, e soprattutto nella scuola secondaria di I grado viene prestata ancora molta attenzione all’apprendimento linguistico.
Il bilinguismo, così come le specifiche esperienze culturali dei singoli allievi, costituiscono un criterio importante per la scelta dei contenuti didattici e della metodologia di questa materia. Alla particolare situazione di “scuola bilingue d’incontro” in Italia, l’insegnamento del tedesco risponde con una selezione di argomenti che comprendono anche riferimenti alla letteratura, alla storia e ai modi di vita del paese ospitante. Nel limite di quanto consentito dalle condizioni didattiche, alla DSM si cerca di introdurre forme di insegnamento interdisciplinare, per esempio svolgendo progetti specifici, al fine di creare un nesso tra la letteratura tedesca e quella italiana.
Per questa disciplina, la lingua tedesca diventa al tempo stesso il veicolo di contenuti, l’oggetto di studio e anche il principio che ispira l’insegnamento. Obiettivo non è solo l’ampliamento delle competenze specifiche degli allievi acquisite nella scuola primaria (come le abilità nel parlare, nell’ascoltare, nello scrivere, nel leggere, nel trattare i testi e nel saper utilizzare strumenti multimediali). L’apprendimento della lingua tedesca rappresenta anche il presupposto per l’acquisizione di qualsiasi forma di competenza specifica nelle altre materie.
Per questo motivo, l’insegnamento del tedesco costituisce un apporto essenziale alla cultura generale, con l’introduzione di contenuti e metodi crea le basi per la comprensione e la valutazione dei cambiamenti sociali e, al contempo, per la partecipazione alla vita sociale.