Francesca Cagno
Cosa c’è da prendere in considerazione quando si sceglie una scuola bilingue non parlando la lingua a casa?
L’impegno continuo che un genitore deve comunque affrontare. Serve avere vicina una persona che faccia conversazione / aiuti con i compiti ai figli dalle due alle tre volte la settimana, almeno per i primi anni di scuola. La cosa migliore sarebbe che il genitore frequentasse un corso di tedesco, se trova il tempo, per essere di supporto ai figli.
Cosa ti ha fatto scegliere in particolare la scuola germanica e non un'altra scuola bilingue?
Ho scelto la scuola germanica perché sono sempre stata affascinata dall’idea di potere dare la possibilità ai miei figli di avere una seconda madrelingua che non fosse la mia. Far studiare loro non solo l’italiano e l’inglese (che viene spesso preso per uno studio scontato), ma anche il tedesco in modo completo, l’ho sempre trovato un grande vantaggio sotto molti punti di vista. Oltretutto sin da giovane sono molto legata alla Germania, avendo viaggiato molto e conosciuto la cultura di questo paese.
Come ti sentivi all’inizio e cos’è cambiato anche per te come madre / voi come genitori nel corso degli anni / dello sviluppo dei ragazzi.
Inizialmente non avevo un’ idea chiara del programma e della didattica della scuola. Ero disorientata, perché notavo alcune differenze dalla scuola italiana, ma negli anni ho imparato sempre meglio come funzionasse e una volta dati i supporti giusti ai miei figli, tutto mi sembrava più facile.
I figli erano pronti a fare l’inserimento alla scuola dopo aver frequentato la scuola dell’infanzia della DSM?
I miei figli erano pronti per le elementari. Le maestre dell’asilo giocano, leggono e insegnano il tedesco giocando. Io a casa ho spesso avuto delle ragazze che continuavano questo tipo di lavoro. In questo modo ho dato una quotidianità alla lingua tedesca.
Con cosa in particolare la scuola vi aiutava a incrementare il tedesco?
Nei pomeriggi la scuola offre dei corsi meravigliosi gratuiti: sportivi, creativi, di lingua e di scienze e comunicazione.
Voi avete quattro figli iscritti alla scuola germanica. Cosa dicono loro della vostra decisione di averli / di mandarli a questa scuola?
Mi ringraziano. I grandi vedono il plus che gli abbiamo dato in confronto ai loro coetanei. La più piccola ormai che frequenta la seconda media parla bene il tedesco e con mia grande soddisfazione impara l’inglese e francese dal tedesco che ormai è diventata lingua madre.
Si può dire che c’è un periodo particolarmente difficile durante tutto il percorso dalla scuola dell’infanzia fino alla maturità?
Il passaggio dall’asilo alle elementari è importante; si passa da giocare tutto il giorno a dover star seduti al banco, ascoltare e fare i compiti. Ovviamente la parte più difficile in tutto ciò per i miei figli completamente italiani non era lo studio in sé delle materie, ma farlo in un’altra lingua che comunque non era ancora da loro del tutto padroneggiata. L’impegno è quindi doppio.
Quanto centra la cultura dell’altro paese e quale sarà l’impegno da affrontare? Consiglierebbe mandare i figli anche all’estero in un periodo specifico durante il percorso scolastico?
Ritengo importante il viaggio regolare in Germania, o meglio, quella che si chiamerebbe “Full immersion” in Germania. Fargli fare quindi dei campi estivi in cui l’unica lingua che parlano è il tedesco solo con bambini tedeschi. Per molti anni ho fatto frequentare ai miei figli la scuola in Germania, quando a Milano era già chiusa. Una bella occasione per imparare al meglio la lingua può essere “l’anno all’estero” che si può fare in prima superiore, età migliore per farlo perché abbastanza maturi da poter vivere lontano dalla propria casa e paese.
Rimanderebbe i figli alla scuola germanica?
Assolutamente SI.
Sono molto fiera dei miei figli. Siamo una famiglia italiana al 100%, ma posso dire che i miei figli ce l’hanno fatta, i più grandi hanno la doppia maturità.
Genitore | Quattro figli, tutti alla DSM, di cui due hanno già concluso il loro percorso scolastico con il Deutsches Internationales Abitur, il “doppio esame di maturità